di Svetlana Aleksievič
drammaturgia Florian Borchmeyer
con Roberto Abbati, Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo,
Mariachiara Falcone, Massimiliano Sbarsi, Serena Mazzei,
Bruna Rossi, Imma Villa, Pavel Zelinskiy
e con Bianca Maria Cavalca
scene Roberto Crea
costumi Daniela Ciancio
luci Pasquale Mari
musiche Paolo Coletta
aiuto regia Aniello Mallardo
regia Carlo Cerciello
produzione Fondazione Teatro Due
SPAZIO GRANDE
dal 25 marzo al 2 aprile 2023
Prima nazionale
La storia è interessata solo ai fatti, e le emozioni ne restano escluse. Non hanno accesso alla grande storia. Io invece guardo il mondo non con gli occhi dello storico ma di chi cerca anzitutto l’uomo e non finisce mai di lasciarsene stupire… Raccolgo manifesti dell’animo umano, dove la sofferenza trasforma piccole persone qualsiasi in grandi personaggi.
Svetlana Aleksievič, giornalista e scrittrice ucraina, premio Nobel 2015 per la Letteratura, dedica un denso reportage al radicale sconvolgimento sociale vissuto da chi è nato in Unione Sovietica ma vive in Russia. Tempo di seconda mano è un monumentale dramma corale che tratteggia la tragedia collettiva legata al crollo dell’Unione Sovietica, un dialogo con diverse generazioni di uomini e donne. Un affresco impressionante e toccante della storia del secolo scorso e di quello appena iniziato, in bilico fra utopia e disincanto, speranza e resistenza.
Il “tempo di seconda mano” è il tempo di idee e parole usate, usurate, il tempo in cui vivono i protagonisti cui Aleksievič dà voce, testimoni partecipi della fine dell’ “uomo rosso” che attraversano la nuova vita in Russia dopo il crollo del Comunismo. Una polifonica fine delle illusioni che segue le tracce intime, interiori, “domestiche” lasciate lungo i venti anni che hanno segnato il crollo dell’URSS fino alla rielezione di Vladimir Putin per il terzo mandato presidenziale.
L’adattamento di Florian Borchmeyer, dramaturg della Schaubühne di Berlino, distilla l’essenza del testo e ne potenzia la polifonia intrecciando monologhi, dialoghi e voci corali che si articolano tra racconto ed evocazione.